giovedì, settembre 28, 2006

7 APRILE 06, La Conferenza dei Servizi rende pubblica la pratica del progetto parcheggi Villa Rosa di Pegli.

- 87 Box interrati, 4028 MQ di superficie , 4 Piani, Profondità 16 Metri, 20000 mc di polveri e terra, elevato inquinamento acustico da scavi. Durata lavori 3 anni con inutilizzazione di oltre 1/3 del parco. DISTANZA DA SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE 4 METRI

sito comitato : www.comitatovillarosa.blogspot.com


Villa Rosa Lomellini di Pegli: difendere un parco pubblico per difendere un “altro” modello di città.

\ \ Può un piccolo parco, dichiarato sito idoneo alla costruzione di 87 box interrati (come avviene per altre aree verdi della nostra città) assurgere a simbolo della cattiva gestione del “bene comune” operata dall’amministrazione civica?
Può una collettività sentirsi tradita dai propri rappresentanti territoriali che per primi hanno ceduto un’area verde di pregio, ubbidendo alla volontà di un imprenditore locale, mascherando poi tale scelta dietro affannose quanto ipocrite motivazioni di “riqualificazione”? (costruire fontane, pavimentare in erba sintetica un campetto da gioco qualificano, forse, un parco più dei suoi alberi e dei suoi spazi verdi?).
Può una scuola pubblica sita nel parco stesso e mai interpellata quale parte in causa rifiutarsi di trovare “spazi di trattative” con l’amministrazione in nome del benessere di 500 bambini e dell’etica insita nel proprio ruolo educativo?
Può un piccolo comitato che tenta di proteggere il parco (come molti altri comitati fanno) rappresentare la coscienza collettiva di una città che crede sia possibile un modello di sviluppo urbano che abbia al centro non il mercato ma le persone?
Noi pensiamo di si.
Noi crediamo che un parco, un giardino, siano patrimonio di tutti e, come tali, meritino di essere curati e conservati a vantaggio degli abitanti del territorio (bambini e anziani in primo luogo) e non diventare merce di scambio, oggetto svendibile all’interesse privato di pochi.
Il prossimo anno andremo alle elezioni amministrative; oggi in tutto il territorio genovese sono aperti conflitti socio-ambientali di diverse proporzioni ma, tutti, vedono una grande partecipazione della “società civile”; aspettiamo i tavoli di confronto che i partiti avvieranno a breve, preludio delle scelte programmatiche che definiranno il nostro prossimo futuro.
Ci auguriamo che, finalmente, si esprima la volontà di una attenzione diversa all’ambiente e alla qualità della vita della popolazione che ci permetta di credere che la nostra classe dirigente non sia inerte o, peggio, complice rispetto agli interessi di “lobby” ma capace di un agire politico aperto, democratico e partecipato.
Forse, allora, vorremmo usare il nostro diritto-dovere di voto.



Il Comitato per la difesa di Villa Rosa