mercoledì, giugno 07, 2006

PROGETTO BOX INTERRATI NEL PARCO SCOLASTICO DI VILLA LOMELLINI ROSA A PEGLI

PROGETTO BOX INTERRATI NEL PARCO SCOLASTICO DI VILLA LOMELLINI ROSA A PEGLI

Il 7 aprile è emersa pubblicamente in Conferenza dei Servizi la pratica del progetto di parcheggi interrati in Villa Rosa.
Il progetto:
- 87 parcheggi interrati, per una superficie di 4028 mq, su 4 piani, per una profondità di circa 16 metri nell’area sottostante e adiacente il campo di pallacanestro a 4 metri dalle aule della scuola materna e della scuola elementare Ada Negri con 500 bambini, durata dei lavori anni 3 (?)
E’ un cantiere enorme con varie forme di inquinamento:
- gas di scarico mezzi d’opera (autocarri, betoniere, autopompe, compressori ecc.)
- polveri da sbancamento di terra (20.000 mc)
- acustico e da vibrazioni da scavo
Nella scuola sono innumerevoli i casi di bambini con allergie o asmatici (nella classe più vicina al cantiere, 4,5 metri, attualmente ci sono almeno 5 casi gravi).
Un intero quartiere a monte e adiacente l’area su cui gravitano due scuole con 750 ragazzi dovrà anche sopportare la riduzione dell’unica strada, Viale Modugno, che verrà ristretta ai limiti della transitabilità; per il periodo dei lavori verranno eliminati almeno 20 parcheggi lungo la strada (e si presume che ne verranno eliminati stabilmente alcuni per consentire i movimenti di accesso al parcheggio).
Attualmente ci sono lavori di durata indefinita sul torrente Rexello che hanno limitato il deflusso dei mezzi da Pegli e i lavori della lottizzazione dell’area Robiglio che hanno già causato situazioni esasperanti per gli abitanti della zona e scompiglio per le strade di Pegli.
Si valuta che il movimento di terra sia nell’ordine di almeno 20.000 mc, che porterà al passaggio nelle strade interne della delegazione, nel primo anno dei lavori, ad almeno 1700 autocarri (in andata e ritorno), oltre ai mezzi per l’allestimento del cantiere (gru e materiali vari) e in seguito si valuta almeno il passaggio di 400 mezzi quali betoniere e autopompe per il getto dei calcestruzzi.
Il cantiere sorgerà quindi in un’area in cui transitano quotidianamente in orari concentrati centinaia di persone e la presenza continuativa di centinaia di bambini; come possono essere sufficienti le misure di messa in sicurezza del cantiere? Un incidente potrebbe realmente causare molte vittime. E’ prevista al centro dell’area una gru a torre.

Il luogo dove si dovrebbero svolgere i lavori nella tradizione popolare pegliese è noto come “la frana”, che in passato si è manifestata in modo particolarmente deleterio, tanto da portare all’inagibilità e a successivi radicali e annosi lavori di risanamento degli edifici di Villa Igea e della Villa Lomellini Rosa.
La presenza di fessurazioni recenti all’ultimo piano di Villa Rosa fa inoltre pensare che i problemi non siano del tutto superati e che semmai possano solo essere aggravati da un tale massiccio intervento di scavo.
Ancora recentemente tale criticità ha portato al rifacimento di un ampio segmento del muraglione di sostegno di via Fulcone da Castello e al radicale ridimensionamento dei lavori di sbancamento della lottizzazione del vivaio Robiglio che prevedeva la costruzione di oltre 50 box interrati e la costruzione di alcune villette.
Si ha inoltre notizia di tali problematiche di dissesto in altri edifici e manufatti presenti su quel versante.
E’ nota anche la presenza di acque di falda copiosissime, in particolare nel settore a nord est del prefabbricato sito nel parco di Villa Rosa, tali da rendere “sommergibili” garage e cantine degli edifici esistenti in quell’area; acque che affluiscono al vicino alveo del Torrente Repello e che verranno sbarrate dal muro di cemento sino alla profondità citata di 16 metri.
La documentazione attualmente a nostre mani (inviataci dal Comune di Genova con la comunicazione di avvio del procedimento della conferenza dei servizi) non fa cenno alcuno all’attuazione di opere che possano escludere futuri danni alle abitazioni vicine e riteniamo che, ove dovesse esserci tale documentazione, gli interventi dovrebbero essere attentamente vagliati e realmente consistenti.
Come citato, lo scavo del parcheggio è stimato essere a 4,5 metri dal prefabbricato della scuola elementare e materna e a max 20 metri dall’edificio recentemente restaurato di villa Lomellini Rosa.
Se i presupposti legati alla natura del substrato geologico creano più di una perplessità e preoccupazione legata ai più recenti approfonditi studi dell’area, legati alle controversie sulle lottizzazioni in atto a monte e a valle per i lavori ormai decennali nell’alveo del torrente Rexello, tanto da ritenere superficiali e carenti le relazioni sia dello studio di fattibilità del Comune (che, tra l’altro non cita neanche la presenza di due edifici scolastici con la presenza stabile giornaliera di circa 500 bambini) che le relazioni tecniche dei costruttori, per i quali non ci risulta siano stati effettuati studi stratigrafici tramite carotaggi (si ritiene necessari per l’effettuazione di uno scavo di 16 metri di profondità), lasciano ancor più disorientati le soluzioni che accompagneranno l’opera dopo la sua ultimazione e che porteranno a una completa e irrimediabile trasformazione del parco di una Villa storica risalente al 1600, distruggendone definitivamente e irrimediabilmente la bellezza e le possibilità d’uso.
Conveniamo che la presenza del campetto da basket, del campetto sportivo a Nord della villa Rosa e il fatiscente e “provvisorio” prefabbricato “anni ‘70” abbiano leso l‘integrità storico architettonica originaria, ma si ritiene che le opere citate, per la loro intrinseca provvisorietà e limitata entità costruttiva per la scarsezza di materiali utilizzata, potrebbero in un qualsiasi momento essere facilmente eliminate in un eventuale cambio d’uso della villa, con la possibile restituzione del parco alla sua integrale originaria bellezza.
Ben diverso e definitivo risulterebbe il risultato conseguente all’attuazione del progetto col quale un’ampia area del parco con bosco e prato sarà utilizzata dalla rampa di accesso/discesa all’autorimessa posta a est del campo di basket e dall’ingombrante accesso pedonale con ascensore posto a sud del campo, facendo perdere armonia alle forme attuali del giardino e alla continuità della recinzione, dando l'impressione della trasformazione di tutta l’area in parcheggio e non di un parco di un bene storico monumentale dei Lomellini.
Non solo, la posizione a tenaglia dei due accessi andrebbe a chiudere, isolando per l’esiguità e la limitatezza (o forse anche per la totale assenza) di un accesso, l’ampio spicchio di parco a sud dell’autorimessa (attualmente frequentatissimo dai bambini), rendendolo anche poco gradito a eventuali sporadici frequentatori per la presenza di una griglia di aerazione di rilevanti dimensioni.
Le appena citate bocche di aerazione e dispersione fumi di 87 auto andrebbero ad accentuare ulteriormente la pesante modificazione estetica e di vivibilità del parco ed inoltre, particolare di non trascurabile importanza, si troveranno a pochi metri dalle finestre della scuola materna.
Per tutta la durata dei lavori almeno 1/3 del parco diventerà inagibile (ma chi avrà il coraggio di entrare in un parco con un simile cantiere?) venendo di fatto sottratta alle attività scolastiche (la palestra della scuola è grande come un box auto) e ai giochi di centinaia di bambini e cittadini.
Sono state offerte migliorie del parco palesemente ridicole, inutili o addirittura dannose, tanto più che il parco è tenuto costantemente e dignitosamente in ordine da un comitato di genitori volontari (oseremmo dire meglio di quando prima se ne occupavano i servizi comunali) e non presenta assolutamente criticità tali da esserci “la necessità di valorizzare e migliorare le condizioni d’uso del parco, oggi in condizioni di manutenzione non soddisfacenti” (questo solo a detta e per gli interessi del costruttore).
Appaiono sicuramente antiestetiche e non in sintonia con la qualità architettonica della villa opere che prevedono la riasfaltatura dei percorsi pedonali interni con asfalto pigmentato o bitume albino, pavimentazioni in conglomerato bituminoso e graniglia cementizia e/o levocell sintetico, rivestimenti sintetici a base di resine acriliche coperture, come il rivestimento del campetto sportivo in erba sintetica; tutto ciò ricorda i tanto denigrati (e abbandonati) giardini di plastica del Centro dei Liguri.
Si ritiene assolutamente non necessario e non consono a un tale contesto storico monumentale, la trasformazione di un campetto da basket, centro della più praticata area giochi del parco, in un campo con torri faro agibile per incontri professionistici!
Anche le fontane con getti a ventagli non appaiono integrabili, rappresenteranno in futuro un pericolo per l’incolumità dei bambini più piccoli causando continua apprensione in insegnanti e genitori, oltre a significare un costo in consumo d’acqua ed energia incompatibile con le problematiche economico gestionali delle strutture comunali e con gli scenari mondiali di limitazione degli sprechi delle risorse primarie (che vengono costantemente trattati nei programmi della scuola elementare).
Anche l’impianto luci con effetto scenografico ad illuminazione delle chiome degli alberi, oltre a legarsi agli aspetti sopra citati, risulta inutile in quanto il parco è aperto solo in orario scolastico, per cui l’illuminazione esistente è più che sufficiente e risulterebbe irrimediabilmente dannoso alle numerose specie animali presenti nel parco, sia diurne, quali ad es. lo scoiattolo che notturne (tra gli altri in zona nidifica l’allocco).
Nello studio di fattibilità del Comune la presenza della scuola è completamente assente.
Nel progetto del costruttore presentato in Conferenza dei Servizi ogni dettaglio tecnico è trattato superficialmente in poche righe e ancora oggi, benché richiesti non ci risultano ne ci sono state fornite relazioni tecniche geologiche o progettuali dettagliate.
Negli anni in cui si è svolto l’iter progettuale la Direzione Didattica non ha ricevuto nessuna informazione ufficiale delle procedure in atto!
Stanno inoltre emergendo innumerevoli irregolarità nell’iter di legge che ha portato alla formazione dell’iter progettuale per cui ci stiamo attivando per ottenere l’annullamento del procedimento valutando inoltre tutte le conseguenze legali ed eventualmente, penali, di tali omissioni.
E’ ovvio che tutto ciò suscita una forte contrarietà e opposizione nei Pegliesi che in pochi giorni si è concretizzata in una raccolta firme che ha superato quota 1900 unità.

Ne dobbiamo convenire, Villa Lomellini Rosa nel passato ha subito un “danno” dovuto alla necessità dell’interesse pubblico di offrire il diritto allo studio a generazioni di pegliesi. Un danno, cui il recente restauro ha offerto un parziale risarcimento e che, comunque, non è stato portato alle estreme conseguenze. Invece, questo progetto, a nostro parere sciagurato, non per un nobile interesse pubblico di trasmissione di cultura alle generazioni più giovani della collettività, ma per un interesse speculativo, limitato a pochi, porrebbe una pietra tombale su questo patrimonio sia come bene pubblico che come bene storico architettonico.

Ringraziamo per l’attenzione che potrete dare a questa relazione e a quanto Vi adoprerete per impedire questo palese danno alla storia e alla cultura della collettività pegliese.

Il Comitato per la Difesa di Villa Rosa

Non e' finita !!

La battaglia di Villa Rosa non è finita!!

Ma davvero potevate credere che fosse così facile far mollare un osso da 12 miliardi (di vecchie lire)?
La difesa di Villa Rosa e dei suoi bambini cesserà solo quando ci sarà un impegno scritto da parte del Sindaco e della Giunta che toglierà per sempre quel sito da ogni speculazione distruttiva.

E' quindi assolutamente necessario che tutti i Pegliesi difendano da ogni interesse speculativo privato:

- la salute e il diritto allo studio di 500 ragazzi
- un patrimonio pubblico storico e ambientale
- la vivibilità di una delegazione già stressata dalla strampalata programmazione e dall'incapacità di gestione delle opere pubbliche

Villa Rosa è parco e scuola di tutti che non deve essere svenduta agli interessi di quei pochi che possono permettersi speculazioni da decine di migliaia di euro


PEGLIESI, DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO E LA NOSTRA DIGNITA'


Il parcheggio va fatto da un'altra parte,
su Villa Rosa non si tratta


Cittadini, la strada da percorrere è ancora lunga, vigilate e mobilitatevi per ogni civile azione necessaria a far comprendere ai nostri politici che Villa Rosa non va toccata da speculazioni,
né ora né mai


Il comitato per la difesa di Villa Rosa